Caos PD dopo le dimissioni di Rapino. Spoltore sposa la “linea” Castricone

E’ caos nel Partito Democratico Abruzzo in seguito alle dimissioni del segretario Marco Rapino. A parlare è l’ex onorevole Antonio Castricone, detto ‘Tony’, molto vicino agli ambienti ‘dem’ di Spoltore ovvero il partito che ha la maggioranza in Consiglio comunale.

“Purtroppo neanche nel momento delle dimissioni Marco Rapino è riuscito a dare la giusta dignità al ruolo che ha ricoperto in questi anni. Un’uscita di scena forzata, per di più accompagnata da un ultimo atto di totale asservimento alle solite logiche che lo hanno guidato in questi anni. C’è bisogno di un forte segnale di discontinuità e le sue dimissioni “organizzate” vanno nella direzione opposta. Tratteggiano ancora una volta un modo di procedere fatto di ridicoli bizantinismi e sotterfugi in totale contrasto, oltre che con le regole del partito, con il semplice buon senso. Rapino avrebbe dovuto dimettersi davanti all’assemblea del Partito e in quella sede si sarebbe dovuta aprire la discussione su una nuova fase quanto mai necessaria. Invece si è voluto imbastire un coordinamento politico lottizzato tra pochi intimi, appannaggio di Luciano D’Alfonso, e sul quale l’assemblea sarà chiamata solo a ratificare una notizia che tutti abbiamo appreso dalla stampa. Di fronte alle polemiche scoppiate all’interno del Partito, nel pomeriggio di ieri hanno voluto porre un rimedio che come spesso accade è risultato peggiore del danno fatto. Personalmente sono stato contattato da Andrea Catena, suppongo nella nuova funzione di coordinatore di questo pseudo organismo, per chiedermi di entrarvi o indicare un nome. Tutto ciò dimostra l’improvvisazione di una classe dirigente inadeguata nello stile e nella sostanza. Ovviamente non accetto alcuna cooptazione tardiva e riparatrice e preferisco starmene alla larga da un certo modo di fare. In questo momento è quanto mai necessario costruire e rappresentare insieme a tanti un’alternativa a chi vuole semplicemente occupare il partito per farne strumento proprio. Il PD in Abruzzo è lontano da qualsiasi senso di comunità, stritolato da logiche di potere che hanno devastato in questi anni qualsiasi rapporto con gli abruzzesi“.

Renzo Di Sabatino, presidente della Provincia di Teramo, reggente dopo le dimissioni di Marco Rapino, ha sospeso l’insediamento dei nuovi organismi in seguito alle polemiche divampate sui social. Ci riferiamo ad Andrea Catena, ex collaboratore di D’Alfonso alla Regione ed ex segretario del partita, nella figura di coordinatore  insieme ai 4 segretari provinciali e nove membri scelti fra gli amministratori e i dirigenti del Pd: Chiara Zappalorto, Camillo D’Alessandro, Sandro Mariani, Massimo Cialente, Michele Fina, Marco Presutti, Gianluca Fusilli, Giacomo Cuzzi e Cristiana Canosa. 

Insomma, tutto da rifare mentre il partito scoppia e manca pochissimo alle prossime elezioni regionali alle quali alcuni politici spoltoresi, stando almeno ad alcuni rumors, non disdegnerebbero la partecipazione. Forse, la resa dei conti, se così si può chiamare il contrasto tra le varie correnti del partito, avverrà alla Festa dell’Unità in programma al Parco de Reises di Pescara questo week end. Ma qualche dubbio arriva anche dalla locandina diffusa per l’evento, che sta facendo parecchio discutere per l’idea di offrire una birra ad ogni nuovo iscritto.

  Foto di repertorio dell’onorevole Antonio Castricone insieme al vice-sindaco Chiara Trulli

Sn.it

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