Elezioni. Di Lorito candidato del centro sinistra alla presidenza della Provincia

Luciano Di Lorito, 47 anni, sindaco di Spoltore, sarà il candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Pescara alle prossime elezioni del 31 ottobre. E’ questa la notizia trapelata dalla riunione dei sindaci della coalizione, svolta in serata a Pescara. Di Lorito ha avuto la meglio sul primo cittadino di Cugnoli, Lanfranco Chiola. L’altro candidato dell’area di centrosinistra è il sindaco di Picciano, Vincenzo Catani: correrà per la lista ‘Abruzzo Insieme’ animata dal consigliere regionale Donato Di Matteo in rottura col Partito Democratico.  Per il centrodestra non è ancora stato ufficializzato un nome, anche se la convergenza dovrebbe finire su Antonio Zaffiri, primo cittadino di Collecorvino. Assente alle votazioni il MoVimento 5 stelle da sempre in lotta con la soppressione dell’Ente provinciale: il voto alle penultime elezioni provinciali – anche in quell’occasione Di Lorito era candidato – costò l’espulsione dal partito di Grillo e Casaleggio del primo ‘grillino’ eletto in Abruzzo in un Consiglio comunale (Carlo Spatola Mayo).

Soddisfazione e’ stata espressa dal dimissionario Antonio Di Marco, ex Presidente della Provincia di Pescara che con Di Lorito, in qualita’ di suo segretario al Palazzo dei Marmi, ha condiviso i primi due anni di mandato.  “Comprendo la grande responsabilita’ e l’impegno che dovro’ mettere – ha detto interpellato dall’agenzia Dire – Sono sicuro che la mia esperienza di sindaco di una grande citta’ come quella di Spoltore mi sara’ utile per rappresentare degnamente tutti i Comuni della provincia: dai piu’ piccoli centri montani ai grandi centri costieri”.

Ricordiamo che il voto in Provincia riguarderà solamente i sindaci, i presidenti ed i consiglieri comunali.  Vi è inoltre un’altra caratteristica molto particolare in questo tipo di elezione: non tutti i voti espressi valgono allo stesso modo. Infatti il voto è ponderato secondo il numero di abitanti che il singolo consigliere comunale o Sindaco è chiamato a rappresentare. Quindi, ad esempio, il voto di un consigliere di un paese con un numero di abitanti sotto i 3.000 (che in provincia di Pescara sono 28) ha un indice di ponderazione 38, e dunque vale molto meno rispetto a quello del Comune capoluogo, che ha l’indice di ponderazione 1060.

Sn.it

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