‘Grande Pescara‘. De Martinis insiste: non s’ha da fare

Una storia che si ripete da anni quella della discussione sulla nascita della ‘Grande Pescara’. A quanto pare sembra più complicata della Brexit la fusione in un unica municipalità dei comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano. Una volontà popolare dimostrata attraverso il voto del referendum indetti nel 2014 che a distanza di quasi sei anni continua ad infastidire la visione di alcuni amministratori attualmente in carica. Comunque parliamo di una realtà metropolitana che tutta per intero sarebbe paragonabile ad un quartiere di Roma. Tra i più determinati conservatori, i politici montesilvanesi con in testa il sindaco leghista Ottavio De Martinis che ha chiesto la cancellazione della legge regionale. Ma anche i colleghi spoltoresi, senza distinzione di partito, sperano in una abrogazione della normativa che di fatto ha avviato l’iter burocratico verso l’unione e la nascita di una nuova comunità adriatica. Apprendiamo che nei prossimi giorni alcuni amministratori di Spoltore e Montesilvano incontreranno gli organi di stampa per dimostrare quelli che, secondo loro, sono gli aspetti negativi di una fusione con Pescara. I principali argomenti in discussione riguardano i bilanci e finanziamenti pubblici o di possibili aumenti della pressione fiscale. Così come previsto dalla legge regionale di riferimento, la Nuova Grande Pescara sarà a partire dal primo gennaio 2021.

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