Il Partito Democratico sceglie ancora Luciano Di Lorito

Il Partito Democratico ha deciso che sarà ancora Luciano Di Lorito il miglior candidato sindaco per affrontare l’imminente e delicatissima competizione elettorale. Ricordiamo che, la prossima primavera, circa undicimila spoltoresi verranno chiamati alle urne per esprimere, attraverso il loro voto, la preferenza per il rinnovo delle cariche in seno al Consiglio del nostro Comune di Spoltore. A confermare la fiducia nel 45enne politico spoltorese, già funzionario della CNA, sia il direttivo del circolo PD cittadino, intitolato ad Antonio Gramsci, che gli attuali amministratori comunali. Questo il comunicato stampa, condiviso, che ne annuncia testualmente l’ufficialità e, ovviamente, darà anche il via libera alla campagna elettorale per le elezioni amministrative 2017:

“Il direttivo del Partito Democratico di Spoltore si è riunito lunedì 13 per discutere delle elezioni comunali che si terranno nella prossima primavera. Alla riunione cui hanno partecipato sia i componenti del direttivo del circolo che gli amministratori comunali è stata ribadita all’unanimità l’indicazione di ricandidare alla carica di primo cittadino il Sindaco Luciano Di Lorito. Proposta di ricandidatura già avanzata dal circolo e accolta dal Sindaco Di Lorito in un precedente direttivo all’inizio dell’autunno. Il dibattito ha rimarcato il buon lavoro svolto dalla amministrazione Di Lorito in questi anni pur avendo dovuto superare le tante difficoltà derivanti dalla pesante eredità lasciata dalla precedente consigliatura. Particolare risalto nella discussione ha avuto l’impegno che questa amministrazione ha dedicato ai settori della Pubblica Istruzione ed Edilizia Scolastica e Sportiva, dell’Ambiente e della Raccolta Differenziata, della Viabilità e Cura del Territorio, dei Servizi Sociali e della Sicurezza dei Cittadini e alle varie emergenze che hanno colpito nelle settimane scorse il territorio cittadino. Queste tematiche saranno oggetto di rinnovata attenzione con la predisposizione di un programma che sarà sottoposto ai cittadini e alle altre forze politiche di centro-sinistra. Sono state designate infine due commissioni di lavoro una per il confronto con le altre forze politiche e liste democratiche e l’altra per l’elaborazione di un programma amministrativo condiviso da tutti i partecipanti alla coalizione”.

Registriamo, dunque, una scelta interna che in parte ‘spiazza’ i tanti militanti del partito guidato da Matteo Renzi  ed anche i probabili alleati di questo progetto politico. I primi perchè magari, per una volta, avrebbero preferito la strada delle consultazioni primarie. Gli altri invece, ad esempio il Partito Socialista e l’Italia dei Valori, poichè proprio pochi giorni fa avevano diffuso una nota nella quale avevano rimarcato l’importanza “della partecipazione dei soggetti politici e dei cittadini” in scelte specifiche. Smentita, quindi, anche per le recenti curiosità, diffuse da un anonimo giornalista del quotidiano “Il Centro”, intorno al Presidente D’Alfonso e parole di elogio in favore dell’assessore Chiara Trulli, indicata quale prossimo candidato sindaco di Spoltore. Infine, un’ultima riflessione/considerazione che avevamo già sollevato in un precedente nostro testo scritto dal titolo Nel Partito Democratico è già tempo di “Grandi Manovre”? Il Codice Etico del PD, approvato dall’Assemblea Costituente il 16 febbraio 2008, stabilisce che esistono anche delle condizioni ostative alla candidatura e, addirittura, anche degli obblighi di dimissioni.

Art. 5 Condizioni ostative alla candidatura e obbligo di dimissioni

Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione­ anche di carattere interno al partito­ coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:

a) emesso decreto che dispone il giudizio;

b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;

c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento; per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale; per un delitto per cui sia previsto l’arresto obbligatorio in flagranza; per sfruttamento della prostituzione; per omicidio colposo derivante dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

Come sappiamo – è stato lo stesso Di Lorito a confermarlo attraverso un comunicato – c’è una indagine della Procura di Pescara su alcuni documenti relativi al Piano Particolareggiato di Villa Raspa e dei cui sviluppi processuali, noi che scriviamo, non abbiamo contezza: il giudice incaricato del procedimento potrebbe archiviare oppure procedere con un rinvio a giudizio. Dunque, l’ipotesi che qualcuno interno al PD possa avere pensato anche un nome diverso  noi di SpoltoreNotizie.it no, e lo abbiamo anche scritto – per affrontare queste elezioni spoltoresi, le ultime della nostra storia (entro il 2019 si voterà per la ‘Grande Pescara’), non sembrava, fino alla decisione odierna, del tutto inverosimile. Facciamo i nostri migliori in bocca al lupo al primo candidato sindaco di Spoltore – anzi il secondo perchè c’è anche Ernesto Anchini – per quella che si preannuncia, almeno nelle premesse, come una avvincente e significativa ‘sfida’ per il nostro territorio.

Foto: una bella immagine sorridente di Luciano Di Lorito

Sn.it

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