Il PD mette in vendita Palazzo Toppi. Diventerà un centro benessere?

Si è trasformato in un dibattito sul futuro della sede dell’ex Municipio il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale che ieri, giovedi 27 febbraio, ha trattato l’alienazione di alcuni beni pubblici spoltoresi. Lo storico Palazzo Toppi, un patrimonio architettonico sito in via Delle Rose nella Spoltore Vecchia, del quale abbiamo già ampiamente avuto modo di parlare in questi anni, sembra essere destinato ahinoi alla vendita. Secondo la maggioranza politica a guida Partito Democratico la migliore ricetta per resuscitare il centro storico spoltorese sarebbe quella di vendere ai privati alcuni beni importanti, tra i quali l’ex Municipio, e quindi dare loro l’opportunità di investire “milioni” di euro (a detta del sindaco Di Lorito) per la realizzazione di strutture ricettive. Addirittura per alcuni, come ad esempio il capogruppo dem Giordano Fedele, l’attrattiva turistica nel futuro del nostro luogo identitario avverrà grazie al food o centri benessere. Quindi la visione politica attuale prevede ristoranti e alberghi che sostituiranno il ‘sogno’ dei luoghi d’arte e cultura al prezzo di circa 200mila euro. A tanto, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha stimato il valore del ‘Palazzo Toppi’: praticamente, se ciascun spoltorese mettesse a testa dieci euro, ne finanzierebbe la riqualificazione ad uso collettivo. Negli interventi dei consiglieri di opposizione la proposta di salvaguardare il patrimonio pubblico condividendo le idee di quei cittadini e delle associazioni locali che vogliono recuperare l’antico palazzo e renderlo un punto di riferimento nelle disponibilità del popolo, invece che privatizzarlo. Questa vicenda è ancora aperta ed il futuro della struttura, fra le più antiche e significative del territorio, è ancora incerto. Saremo come al solito sensibili all’argomento e magari aspettiamo di conoscere le concretezze a seguito delle belle parole dette. Anche a proposito del famoso piano segreto, nel senso che noi non lo conosciamo, per rianimare il Sepoltorium (l’antico nome di Spoltore), magari anche leggendolo su qualche quotidiano.

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