La Lega sul PRU Di Gregorio: «Attendo risposte da chi è chiamato a decidere»

La consigliera leghista Antonella Paris ritorna sul PRU cosiddetto “Di Gregorio”. Una vicenda che tiene col fiato sospeso l’intera comunità spoltorese dato che, a fine febbraio 2019, si conoscerà l’entità di un danno provocato dai nostri amministratori e politici del recente passato e che è stato quantificato nella mastodontica cifra di 2,3milioni.

Ecco la nota integrale inviata oggi, 29 ottobre 2018, alla redazione di SpoltoreNotizie.it:

“Sinceramente, anche dopo una riflessione attenta, la nota che Marina Febo e Giordano Fedele, rispettivamente presidente e vice della Commissione d’indagine consiliare del Comune di Spoltore in merito all’annosa vicenda del Piano di Recupero Urbano Di Gregorio/Fattibene, non può che lasciare basiti, sia nella forma che nei contenuti.

Anche perché sono stata chiara e netta nell’esprimere encomio e riconoscimento per il lavoro svolto dalla commissione stessa che, torno a ripeterlo, è completo, articolato e documentato nel ricostruire la sequenza dei fatti accaduti, sin dalle primissime fasi della vicenda che datano maggio 2008.

Non mi sembra, invece, che altrettanta chiarezza ci sia stata in riferimento al mio ruolo, che è quello di consigliere comunale che lavora in forza di una regolare elezione e, ci tengo a sottolinearlo, si impegna con determinazione per il bene della collettività e per il rispetto della trasparenza amministrativa in ogni atto pubblico.

La mia istanza era rivolta specificamente ad amministratori, tecnici e legali che per il loro ruolo sono stati chiamati, nel corso del tempo, a decidere sulla vicenda: è da loro, per i titoli che hanno, che mi aspetto una risposta formale.

E’ comunque il caso di ricordare che ci sono, nell’attuale Amministrazione, personaggi con lunghi trascorsi politici nella nostra città, a partire dal primo cittadino, che ben dovrebbero conoscere non solo la storia del Pru, ma anche tutta la documentazione che la accompagna.

Dobbiamo, dunque, ricordare che il Tar aveva chiaramente spiegato che il danno non poteva essere quantificato, se non in presenza di un’eventuale adozione del piano di recupero così come presentato dai proponenti, cioè senza alcuna modifica (questo è quanto si evince dalla sentenza).

E infatti, nonostante una mole rilevante di osservazioni attinenti le molteplici illegittimità progettuali, il Pru veniva approvato il 01/07/2011 proprio senza alcuna modifica, né di forma, né di sostanza.

Sarebbe stato dunque opportuno che l’Amministrazione, già a guida Di Lorito, avesse istituito una Commissione e/o allestito un pool di avvocati, per valutare la strategia difensiva, in ordine al danno richiesto dai Di Gregorio/Fattibene.

In definitiva, si sarebbe potuto arrivare in tempi molto diversi e con un concreto anticipo, a ragionare su cose che siamo riusciti a conoscere solo da qualche mese.

Le mie richieste attendono risposte precise, tecniche e politiche, ma so anche bene che i cittadini di Spoltore stanno attendendo, da anni, chiarimenti che non sono mai arrivati su vicende che sembrano ormai cancellate dalla memoria e su responsabilità che è stato forse più comodo non attribuire.

Basti pensare, tanto per ricordare, alla vicenda Arca (campo di calcio, parco ed altro ancora), al progetto della scuola materna di Santa Teresa. Aggiungo l’attuale gestione di imposte comunali e pubblicità, la cui gara è andata deserta.

Il vento politico cambierà anche a Spoltore: la Lega, con l’aiuto dei cittadini, porterà anche in questa città le regole e la concretezza del buon governo, attenzione ai territori, alle esigenze delle persone, all’occupazione. Per non essere più sotto scacco di logiche antiche e di quella incapacità con cui i governi di centrosinistra hanno massacrato l’Italia e l’Abruzzo”.

Ricordiamo brevemente la vicenda in oggetto: circa dieci anni fa i titolari di un terreno dove oggi sorge una fabbrica di marmi a Villa Raspa chiesero la trasformazione dello stesso in un complesso residenziale. Il ritardo nell’approvazione dello stesso fece sfumare il compromesso immobiliare tra la famiglia Di Gregorio e Fattibene e la società di costruzioni ing. Tasso & Candeloro. Da quel momento nacque un contenzioso amministrativo lunghissimo che è culminato nella sentenza del Consiglio di Stato, lo scorso maggio, che ha condannato il Comune di Spoltore al pagamento di una cifra ‘monstre’ per danno emergente e lucro cessante.

Sn.it

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