La Nuova Pescara è legge. Via il Comune di Spoltore dal 2022

Oggi è una giornata storica per Spoltore nel bene o nel male. Il progetto di Legge istitutivo della Città di Nuova Pescara che cancellerà per sempre il nostro Comune di Spoltore ma non la nostra identità è stato, infatti, definitivamente approvato in Consiglio regionale d’Abruzzo, l’ultimo a guida Luciano D’Alfonso che ha rassegnato proprio ieri le sue dimissioni dalla carica di governatore. A decorrere dal 2022, infatti, le città di Pescara, Montesilvano e Spoltore si fonderanno in un’unica entità amministrativa con l’obiettivo di creare la diciannovesima città metropolitana del paese, un agglomerato urbano di oltre 200mila abitanti (dieci volte quelli attualmente residenti nelle cinque frazioni di Spoltore: cioè la città piu’ grande sull’Adriatico dopo Bari. “Un percorso affrontato con lo scrupolo – spiega il presidente della Prima Commissione Bilancio Avv. Maurizio Di Nicola – e la premura che merita la prima fusione di grandi comuni che accade nell’intera Italia. Una visione che si realizza dopo il risultato referendario di cittadini autoconvocatisi per sconfinare le attuali geografie territoriali”. Secondo il testo approvato nell’ultima assise regionale l’assemblea costitutiva sarà chiamata a disegnare uno Statuto della nuova città che valorizzi le identità delle comunità costituenti e migliori l’efficienza e l’efficacia della macchina amministrativa comunale al servizio di cittadini ed imprese. “Un ringraziamento particolare va al prof. Romano Orrù e alle strutture tecniche del Consiglio regionale – prosegue l’avvocato Di Nicola – che hanno affiancato il lavoro dei commissari per ricomporre, di audizione in audizione, l’articolato normativo, tenendo in debita considerazione le istanze ed i suggerimenti provenienti dai consigli comunali delle tre città. Una menzione particolare la meritano anche i Sindaci, i Presidenti dei Consigli comunali ed i colleghi consiglieri regionali di opposizione che hanno svolto il loro ruolo di pungolo avendo sempre a cuore il rispetto del voto referendario del 2014”. Si chiude, dunque, una fase legislativa si apre quella ulteriore amministrativa affidata alla classe dirigente locale.

Il capogruppo Pd pescarese Marco Presutti su Nuova Pescara

“La legge approvata oggi dal Consiglio Regionale che istituisce il comune di Nuova Pescara segna un momento storico della storia abruzzese: le istituzioni, recependo una chiara e precisa scelta popolare sancita con il referendum del 2014, rendono possibile la nascita di una nuova grande città italiana che sarà snodo fondamentale nelle relazioni adriatiche. L’Abruzzo fa così un passo deciso per affrancarsi dal particolarismo e dal municipalismo e adottare politiche che scommettono sullo sviluppo delle capacità relazionali e progettuali di una grande comunità di persone. A questo punto gli amministratori dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore dovranno dimostrare di essere all’altezza di questa grande opportunità e di saper utilizzare tempi e strumenti offerti dalla legge per dare vita alla città nuova. Questo è il tema prevalente su cui si dovranno confrontare le visioni di futuro anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: il favore dei cittadini non potrà che andare a chi con più coraggio e lucidità sarà in grado di prospettare il cammino che ci porterà nel 2022 alla Nuova Pescara. Chi si attarderà in posizioni di chiusura e di campanilismo non potrà che fallire. Questa certezza vale anche a fronteggiare il rammarico per il fatto che non sarà possibile tornare al voto con la Nuova Pescara già nel 2019. La retroguardia localistica ha ottenuto tempi più lunghi, ma in realtà ci ha offerto soltanto l’opportunità di dare più forza e respiro al grande progetto della nuova città”.

Nel testo di legge, che ancora conosciamo, dovrebbero essere previsti fondi regionali e statali per la fusione che comunque produrrà dei risparmi dal punto di vista dei costi della politica.

 

Sn.it

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