Filomena Passarelli (M5s) contro la Direzione PD: “Sono degli irresponsabili”

Parla ancora la politica, l’argomento è sempre lo stesso: il futuro del nostro paese Italia senza una maggioranza e senza un governo a oltre 60 giorni dal voto. Stavolta riceviamo e pubblichiamo la nota della consigliera pentastellata Filomena Passarelli chiamata in causa, alcuni giorni fa dal nostro giornale.

Questo il suo comunicato che pubblichiamo in via integrale: “Il voto nazionale del 4 marzo frutto di una legge elettorale votata da tutte le forze politiche ad eccezione del M5S, fatta non rispettando i dettami costituzionali, non  pensando di dare una governabilità a questo paese ma prodotta solo per evitare l’ascesa del M5S, la conseguenza di ciò è lo stallo istituzionale in cui oggi ci troviamo.

Il futuro di questo paese negli orizzonti dei partiti tradizionali e soprattutto di una forza politica come il PD non è contemplato, hanno anteposto gli interessi del proprio partito a quelli della nazione intera. Le istituzioni vanno rispettate e non stiracchiate, schiacciate e schiaffeggiate dagli interessi di partito. Per noi del M5S viene prima di tutto la persona, rimettere al centro del nostro dibattito l’essere umano come risorsa indiscutibile della nostra società,  un nuovo modo di progettare e guardare al futuro, rimettere al centro il bene comune e l’ interesse pubblico.

I problemi reali del paese sono il vero obiettivo e non le beghe interne da asilo mariuccia come ho sentito dire più volte. Ritornando alla domanda cosa ne pensiamo noi di un governo con l’appoggio del PD,  noi pensiamo che non è assolutamente possibile un governo con il PD, e nemmeno con altre forze politiche, come ho già evidenziato, abbiamo una visione politica e degli italiani lontana anni luce, in questi anni ho visto lo sfacelo lasciateci in eredità dalle forze che oggi si aggiungono a governare e nessuno che si prende la responsabilità di farsi un esame di coscienza. Persino la parola politica è stata piegata a meschini interessi privati, la politica è altro i giovani devono capire che la politica è pensare al proprio futuro con ottimismo orgoglio e fare le proprie scelte liberamente senza essere inquadrati in schemi precostituiti.  La politica è progettare un futuro di pace e prosperità.

Oggi ci dobbiamo chiedere:  cos’è la democrazia?

Non è più possibile che la voce di undici milioni di cittadini venga silenziata tenuta in ostaggio da chi nelle urne ha perso oltre ai voti anche la dignità non sapendo riconoscere i propri errori e le proprie responsabilità, non ci arrenderemo mai,  combatteremo le disuguaglianze la presunzione di atteggiamenti politici che non guardano alla realtà in cui siamo immersi.

Realtà prodotta da chi fino ad oggi ci ha governato, il PD ha una responsabilità enorme, spero che i cittadini non abbiano memoria corta.

Il M5S ha cercato un dialogo e un confronto come indicato dal Presidente della Repubblica  con i due partiti che hanno ricevuto più voti all’interno delle coalizioni, si badi bene non un’ alleanza ma un accordo programmatico su tre cose da fare per tornare al voto senza questa legge elettorale”.

Ora va detto che cinque anni fa accadde esattamente la stessa cosa. Ma a parti invertite. Col Movimento 5 stelle che si rifiutò di dare il sostegno ad un Governo a guida PD come proposto dall’ex segretario del partito Pierluigi Bersani. All’epoca la legge elettorale era il Porcellum, poi dichiarata incostituzionale e sostituita col Rosatellum, responsabile dell’attuale caos politico. Ma anche in quella circostanza, secondo la nostra modesta opinione, come in questa, sono stati compiuti clamorosi errori di valutazione. I protagonismi dei protagonisti della politica hanno spianato la strada ai ‘governi degli inciuci’, dei Patti del Nazareno ed i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Cinque anni persi, ieri, sempre secondo noi. Anni nei quali si sarebbe potuti intervenire sui temi fondamentali quali la lotta alle disuguaglianze, alla povertà, alla disoccupazione perchè il lavoro non c’è, alla burocrazia che strangola le imprese, ad una politica estera che ci vede europeisti e vittime di un mercato unico in concorrenza (sleale) tra nazioni, con una diversa pressione fiscale ed un debito pubblico completamente differente. Insomma, l’elenco è lungo ma siamo sicuri che chi ci legge è d’accordo con la nostra opinione. I politici sono (stra)pagati per fare i politici non per fare i capricci.

Nota di redazione

Chiunque vuole intervenire nel dibattito è il benvenuto. Lunedì il Presidente Mattarella darà il via all’ultimo giro di consultazioni prima di indicare la strada del ‘Governo di Tregua’.

 

Sn.it  

 

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