A pochi mesi dalle elezioni amministrative che, lo scorso 11 giugno, hanno sancito a Spoltore le attuali rappresentanze consiliari, sorgono le prime discordanze all’interno del costituito gruppo “Nuova Presenza in Comune”. Ricordiamo che i componenti della citata compagine politica, che in assise pubblica spoltorese siede nei banchi dell’opposizione, sono stati eletti tra i candidati delle liste, tutte esclusivamente dichiarate Civiche, coalizzate in appoggio al candidato sindaco Marina Febo. A sollevare una disapprovazione nei confronti di specifici comportamenti e scelte, è stato il consigliere Giancarlo Febo. L’oggetto del disaccordo è stata l’ufficialità del “salto della quaglia”, per usare un’espressione politichese, effettuato dalla consigliera Antonella Paris. Infatti, proprio nell’assise civica tenutasi giovedì scorso, 9 novembre 2017, il Consiglio Comunale di Spoltore ha potuto prendere atto dell’avvenuta adesione da parte della Paris al partito politico nazionale “Noi con Salvini”, e la conseguente fuoriuscita della stessa consigliera dal gruppo “Nuova Presenza Per Spoltore”. Abbastanza dura, quanto chiara, la reazione degli, ormai ex compagni della rappresentante di Villa Santa Maria. Giancarlo Febo, nel prendere la parola durante la discussione di detta comunicazione, ha espressamente chiesto le dimissioni della collega dicendo: “Vorrei ricordare alla collega consigliera che è stata eletta nella nostra coalizione con i voti di una lista che chiaramente lei non rappresenta più, quindi, questo seggio, io penso che debba pensare di lasciarlo, che debba dimettersi per lasciare il posto ad un consigliere non eletto. Questo perché io non credo che i cittadini abbiano votato lei per votare Salvini. Quindi, per correttezza e coerenza, che lei sempre ha paventato di avere, sarebbe opportuno che lasciasse questo posto”. Di seguito a questa esposizione di pensiero non sono stati registrati ulteriori interventi in merito. Anche se, è innegabile, ci piacerebbe sapere cosa ha pensato e provato la diretta interessata dopo aver ascoltato le parole nel discorso moraleggiante del consigliere Febo G.

Simone Ciuffi