Mercoledì ci sono le elezioni provinciali. Ma il clima è avvelenato

La prossima settimana ci saranno le elezioni provinciali. In Provincia di Pescara il presidente eletto verrà scelto dai consiglieri dei ventisei comuni al voto, attraverso un complicato meccanismo di calcolo ponderato degli stessi, tra: Luciano Di Lorito, sindaco di Spoltore, Vincenzo Catani, sindaco di Picciano, Antonio Zaffiri, sindaco di Collecorvino. Quest’ultimo dovrebbe essere in vantaggio perchè sostenuto da tutto il centro destra unito (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia). Mentre per il centro sinistra (Partito Democratico, Sinistra Italiana, Articolo 1) diviso in ‘due anime’ ci potrebbero essere delle spiacevoli sorprese, mercoledì 31 ottobre, quando si conoscerà il risultato dell’urna. Come sappiamo c’è chi sostiene il candidato presidente Di Lorito, l’area vicina all’ex presidente Antonio Di Marco. L’altra, invece, fa riferimento all’ex assessore Donato Di Matteo che descrive il candidato di ‘Abruzzo Insieme’, il candidato Catani, come «un uomo del fare, capace di fare squadra e slegato dalle logiche di partito; darà un forte segnale di discontinuità rispetto all’amministrazione precedente». Insomma, una situazione che potrebbe anche presentarsi in altre competizioni elettorali come le imminenti elezioni regionali, previste a febbraio 2019, e quelle per scegliere il nuovo sindaco della Città di Pescara. Sempre Di Matteo, interrogato sulla questione politica, ci ha tenuto a precisare come si è giunti a quella che gli esperti definiscono come un’insanabile frattura. «Io cerco l’accordo da sempre – ha spiegato Di Matteo rispondendo ad un collega di partito di Città Sant’Angelo – ma ho sempre fatto un passo indietro e adesso voglio incassare il credito maturato. Se qualcuno vuole favorire la destra si faccia avanti». Il riferimento è, ovviamente, all’ex governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, principale stratega politico dell’area di riferimento, e col quale il medico di Serramonacesca è in contrasto da diverso tempo.

Non parteciperanno alle ‘elezioni di secondo livello’ come sono state definite dalla Legge 2014 dell’ex Ministro Graziano Delrio i consiglieri del MoVimento 5 Stelle. Da statuto è, infatti, loro proibita la loro partecipazione al voto. L’ex consigliere spoltorese ‘pentastellato’ Carlo Spatola Mayo, il primo eletto in Abruzzo per il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, venne appunto espulso quattro anni fa per avere, appunto, votato in favore di uno dei candidati presidenti al ‘Palazzo dei Marmi’. Forse l’attuale sindaco di Spoltore, all’epoca candidato consigliere provinciale, ma non ci fu mai stata la conferma ufficiale. Il voto, del resto, da Costituzione è segreto.

I candidati presidenti Vincenzo Catani, Antonio Zaffiro e Luciano Di Lorito.

Sn.it

CONDIVIDI POST

Rimani Connesso

Altri Aggiornamenti