Movimento 5 Stelle soddisfatto del risultato: “Cresciuti rispetto al 2012”

“Siamo soddisfatti del risultato”. Queste le prime parole del candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle Spoltore e prossimo consigliere comunale di opposizione Filomena Passarelli. Contattata dalla redazione di SpoltoreNotizie.it la 46enne aspirante sindaca ‘pentastellata’ ha analizzato questo voto spoltorese con particolare riferimento, ovviamente, alle preferenze ottenute dalla lista a cinque stelle. “Il M5S dalle scorse amministrative è cresciuto e più cittadini ci hanno dato fiducia”, afferma la Passarelli che di mestiere è impiegata amministrativa presso una multinazionale. “Il peso delle coalizioni si fa sentire ma sicuramente siamo orgogliosi di aver ottenuto un risultato con le nostre forze, senza apparentamenti e senza aver speso neanche 1euro di soldi pubblici. A Spoltore –  conclude Filomena Passarelli – il M5S c’è ed è piu forte di come era nelle scorse amministrative, da domani continueremo a lavorare per i cittadini portando la loro voce in consiglio comunale”. Cinque anni fa a Spoltore, nel 2012, il partito di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio si presentò per la prima volta conquistando l’8,01 per cento delle preferenze e che portarono ad eleggere un solo consigliere comunale, l’ex cinquestelle Carlo Spatola Mayo. In queste ultime elezioni amministrative, invece, il MoVimento 5 Stelle nonostante un’affluenza elettorale leggermente inferiore (62,94% contro 66,29%), ma comunque bassa, ha incrementato i propri voti (1.038 circa contro 857 voti) ottenendo il 10,22 per cento delle preferenze complessive. Naturalmente è innegabile che ci sia una forte delusione poichè, prima delle elezioni amministrative, tutti i sondaggi principali avevano dato al MoVimento 5 Stelle grandi chance di vittoria. Anche a livello nazionale e nel resto dell’Abruzzo, dove i cittadini sono stati chiamati a scegliere sindaci ed a rinnovare i consigli comunali, non è andata meglio: nessun comune o capoluogo di regione conquistato, col MoVimento persino fuori dai ballottaggi. Forse è il caso di fare dell’autocritica costruttiva e rivedere qualcosa soprattutto nei criteri di selezione della futura classe dirigente dei cinquestelle.

Sn.it

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