Paris sui lavori a Villa Santa Maria: “Il sindaco fa le passerelle e si dimentica delle frane”

“Dopo anni di attesa e di proteste il sindaco Di Lorito si decide ad aprire il cantiere per il rifacimento delle condotte idriche di due strade di Villa Santa Maria, ma accidentalmente si dimentica delle frane che costeggiano tutta la frazione, e delle oltre 7 case danneggiate, lesionate in maniera pesante, proprio dalle infiltrazioni d’acqua. Famiglie che vivono nella paura e che da anni attendono un sostegno, finanziario e amministrativo, per risanare una situazione determinata dalla conformazione del terreno e non certo da errori di costruzione. Ma ancora una volta il sindaco Di Lorito guarda al dito anziché alla luna: a questo punto lo invitiamo ufficialmente a un nuovo sopralluogo congiunto nella frazione per verificare gli interventi urgenti da eseguire per frenare l’azione erosiva in atto, in caso contrario gli porterò personalmente le famiglie di Villa Santa Maria in Comune”. La protesta o provocazione arriva dal consigliere comunale della Lega Antonella Paris attraverso una nota stampa inviata alla redazione di SpoltoreNotizie.it. “Nei giorni scorsi – prosegue l’esponente del partito di Salvini ma eletta in una lista civica alle scorse elezioni – abbiamo assistito alla passerella mediatica e fisica del sindaco Di Lorito che finalmente si è ricordato che il Comune di Spoltore amministra, o dovrebbe farlo, anche la frazione di Villa Santa Maria e i suoi residenti, considerati, evidentemente cittadini di serie C”. La Paris precisa che “quella frazione è la più danneggiata sotto il profilo territoriale e infrastrutturale” e che “già dal 2002 si sono verificate frane determinate dalla natura del terreno stesso, di tipo argilloso, aggravato dalla presenza evidente di infiltrazioni d’acqua, in parte derivanti da condotte colabrodo mai risanate, e in parte, hanno ipotizzato gli stessi geologi incaricati di volta in volta per un aggiornamento del quadro franoso, dalla possibile presenza di sorgenti sotterranee che hanno indotto i tecnici a classificare come ‘zona rossa’ quasi l’intera frazione, ovvero ‘zona ad elevato rischio di dissesto idrogeologico con rischi di crolli’.”. Argomento sul quale la consigliera si sofferma rincarando la dose e puntando il dito contro l’amministrazione politica del nostro Comune. “Nonostante la presenza di tali relazioni – si legge – l’amministrazione comunale Di Lorito, ormai al suo secondo mandato, non ha mai mostrato alcun interesse per la risoluzione della problematica, che da un anno ho quotidianamente sottoposto alla sua attenzione, sollecitando anche un’azione di pressing nei confronti della Regione Abruzzo per ottenere eventuali fondi straordinari, che evidentemente sono necessari, utili a effettuare ulteriori opere concrete di consolidamento del terreno e di contenimento delle frane”. “Per mesi, con i cittadini, abbiamo fatto la spola tra gli uffici tecnici per ottenere opere pubbliche che sono un diritto, sino a quando – spiega la Paris – non abbiamo saputo che c’era nell’aria l’apertura del cantiere per il rifacimento delle condotte idriche, ma solo in via Garibaldi e sino alla piazza del paese, escludendo una metà della stessa via Garibaldi e un’altra strada critica, via Fratelli Bandiera, reintrodotta nel calendario dei lavori con una variante solo quando abbiamo minacciato di occupare il Comune”. E adesso “fa sorridere che ora il sindaco Di Lorito, dopo aver aperto un cantiere dovuto, tenti anche di utilizzarlo come ‘bandiera politica’, ma fa nulla”. Critiche dure che non risparmiano nemmeno la qualità dell’opera pubblica messa in campo. “Quello che ci preoccupa maggiormente – si afferma nella nota – è che in realtà quell’intervento risolverà ben poco, ovvero: giusto risanare le condotte colabrodo, ma contemporaneamente chiediamo i lavori di consolidamento delle frane e di bonifica territoriale, oltre che una verifica sulle oltre 7 case già pesantemente danneggiate e che vanno sistemate con un intervento pubblico. Non è possibile che ci siano intere abitazioni alla fine della frazione dove i cittadini hanno dovuto installare pompe di sollevamento dentro le case stesse per arginare gli allagamenti ‘naturali’ che di tanto in tanto si verificano e determinati proprio dalla faglia acquifera del terreno. Se nel sottosuolo ci sono linee non intercettate, vanno individuate e convogliate in una eventuale rete, al fine di non favorire più il dissesto del suolo e non danneggiare le abitazioni”. Infine, il rinnovo dell’invito al primo cittadino spoltorese per effettuare un sopralluogo congiunto sul posto, verificare anche le abitazioni lesionate e predisporre gli atti per un intervento urgente. “In caso contrario – conclude l’esponente leghista – diciamo al sindaco sin d’ora di non preoccuparsi perché sarà mia premura raccogliere i cittadini di Villa Santa Maria per andare tutti insieme in Comune nel suo ufficio per esporgli meglio la situazione”.

Antonella Paris

Sn.it

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