Radicali contro Di Lorito sulla fusione con Pescara e Montesilvano

Alessio Di Carlosegretario “Radicali Abruzzo” oltre che membro componente direzione nazionale Radicali Italiani, continua a cavalcare l’onda della Grande Pescara, l’idea arcinota di fusione dei tre comuni più densamente popolati dell’Area Metropolitana e la cui primogenitura fu di Carlo Costantini. Stavolta però Di Carlo, mentre in passato era stato più generico, se la prende direttamente col primo cittadino in carica Luciano Di Lorito reo, a detta sua, di condurre una “personalissima battaglia per opporsi a che la volontà dei suoi concittadini venga rispettata”. Ricordiamo, infatti, che nel 2014 i cittadini di Spoltore chiamati alle urne votarono in maggioranza per il SI’ al progetto di fusione con Pescara e Montesilvano. “La cosa più grave – si legge nel comunicato – è che  il primo cittadino di Spoltore continua a tacere sugli effetti benefici che la fusione porterà a tutti i comuni interessati, in specie a quelli di minori dimensioni come Spoltore.
E’ quanto ha chiarito un mese fa la Corte dei conti (audizione parlamentare del 1° dicembre 2015) spiegando che la fusione produce risparmi di spesa certi quali gli  incentivi erogati, uniti all’esenzione dal rispetto del patto di stabilità e, soprattutto, dall’obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali. Gli incentivi – ha chiarito la Magistratura contabile – sono di maggior rilievo proprio per piccole realtà, mentre diventano di entità proporzionalmente minore per  i comuni più grandi. E’ dunque – conclude Di Carlo – ora di fare chiarezza: Di Lorito e gli oppositori alla fusione abbiano l’onestà intellettuale di ammettere che non vogliono rinunciare alle poltrone (che con la fusione sarebbero più che dimezzate) mentre la Regione si affretti a tradurre in legge il mandato ricevuto dagli elettori. Da parte nostra continueremo, fino ad allora, la battaglia nonviolenta di sciopero della fame ormai giunta al sesto giorno”. Naturalmente, al di là delle buone intenzioni che certamente sono intrinseche nel progetto di accorpamento dei Comuni sopracitati, sarebbe interessante stabilire anche dei paramentri di bilancio come avvenuto con l’ingresso dell’Italia in Europa, poichè se è vero che i conti di Spoltore sono in ordine, non si può dire altrettanto di quelli degli Enti amministrati da Marco Alessandrini e Francesco Maragno. E questa è soltanto una delle problematiche da noi indicate ma ribadiamo, però, che chi si occupa dei problemi dei cittadini deve soprattutto pensare a come risolverli e non tramite quale soggetto giuridico adoperarsi nel raggiungimento dello scopo. 
alessio di carlo radicali2
SN

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