Appignani: “Felice di essere accostato allo Spoltore”

Da alcuni giorni, dopo la notizia della separazione consensuale tra Donato Ronci e la società di Sabatino Pompa, è iniziato il toto-allenatore a Spoltore. Nel ballottaggio tra Loris Masciovecchio e Daniele Di Camillo si è inserito in queste ultime ore un nome nuovo. Si tratta di Marco Appignani, nella scorsa stagione alla guida della Renato Curi Angolana. Subentrato nel mese di dicembre a Luciano Miani ha risollevato, con una serie di risultati positivi, le sorti del club neroazzurro. “Purtroppo il Coronavirus ci ha fermati sul più bello. Sono sicuro che saremmo riusciti a raggiungere la salvezza diretta. Con i ragazzi stavamo facendo qualcosa di importante -ci dice l’allenatore-, ma tutelare la salute di tutti era la priorità in quel momento”. Lapidaria la riposta alla domanda se considera chiusa la parentesi di Città Sant’Angelo. “In questi mesi non si è fatto sentire nessuno- ci dice con un pizzico di amarezza-. Dai vertici societari nemmeno una chiamata”. Ritrova il sorriso quando gli chiediamo dell’accostamento con la panchina azulgrana. “Essere accostato allo Spoltore fa immensamente piacere ma al momento non ho ricevuto nessuna telefonata. C’è stato un primo contatto, informale, ma con un’altra società di Eccellenza. In questo periodo iniziano le ‘grandi manovre’ ma di ufficiale non c’è ancora nulla, così come  posso garantire che da Spoltore non è arrivato nessun segnale. Le uniche telefonate giunte dalla mia città di origine sono dei tantissimi amici che si sono voluti congratulare della salvezza raggiunta con la formazione  angolana. Non nego che sarei felicissimo di raccogliere l’eredità di Donato. La mia famiglia è originaria di Spoltore, mio padre riposa nel cimitero del capoluogo. Sarebbe impossibile rifiutare quella panchina e sarebbe motivo di grande orgoglio. Io mi sento spoltorese a tutti gli effetti”. Nel suo passato diverse esperienze, tra cui le vittorie dei rispettivi campionati con il Chiola e il Real Teresa, formazione spoltorese del compianto Matteo Menchini, che guidò dalla Seconda alla Prima Categoria. E poi ancora Elicese, Montesilvano, Nepezzano e Casalbordino. Un curriculum di tutto rispetto per il 48enne tecnico che nella sua lunga chiacchierata non ha di certo nascosto il suo amore per Spoltore, intesa come città.

Costantino Spina

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