A ventiquattro ore dall’addio ufficiale allo Spoltore Calcio di Fabrizio D’Ettorre arriva la lettera di addio dei Mai Sobri Spoltore, il gruppo di tifosi organizzati della squadra azulgrana. Lo fanno, come sempre, affidando il loro pensiero alla redazione di Spoltorenotizie.it.

Il legame tra gli ultras e D’Ettorre è sempre stato un rapporto speciale.  Lui, spoltorese di nascita, si è ritrovato ormai trentenne a difendere i pali della sua squadra, a giocare su quell’impianto che dista appena cento metri da casa sua. Il suo sogno si era finalmente concretizzato. Ha indossato con orgoglio quella maglia. E’ sempre stato prima un tifoso e poi giocatore.  Quando esultava, dopo un gol o dopo una parata decisiva, il suo sguardo e il suo pugno (in segno di gioia) erano rivolti verso I Mai Sobri.  Ecco perché non è stato facile per loro metabolizzare l’addio di uno dei loro idoli. Un addio? Forse un arrivederci, come in tanti sperano.

“Essere un portiere non è solo far parte di una squadra. Essere un portiere molte volte vuol dire farsi carico dell’ultima disperata speranza della squadra, su un contropiede, su un calcio di rigore, su un cross al 90esimo. E tu Fabrizio in questo sei stato unico, sei stato un grande, prima che con le mani ma soprattutto con il cuore. Il tuo attaccamento alla nostra maglia e alla nostra città lo hai dimostrato ogni volta che giravi le spalle verso la porta. Grazie di tutto e buona fortuna, qualsiasi strada tu scelga di seguire. I tuoi tifosi. MAI SOBRI SPOLTORE”

Costantino Spina