Per Daniele Di Camillo un futuro ancora tutto da scrivere

Lo scorso anno aveva manifestato la volontà di appendere gli scarpini al chiodo al termine della stagione. L’emergenza legata al Covid-19, con il conseguente stop del torneo, ha inevitabilmente rimescolato le carte. Un campionato fermato a poche giornate dal termine ha lasciato qualcosa di incompiuto in Daniele Di Camillo. L’età, il lavoro ma soprattutto la famiglia impongono una seria riflessione. Il classe 1984 in realtà non è poi così convinto.  Il suo destino, se così si può dire, però è legato a doppio filo a mister Donato Ronci e a Sabatino Pompa. Se il tecnico di Santa Teresa dovesse essere confermato sulla panchina azulgrana, inevitabilmente, chiederebbe al suo ‘pupillo’ di sacrificarsi ancora per un anno. Il legame tra i due ormai è consolidato. Insieme hanno condiviso le avventure di Atessa, Castel di Sangro, Casalincontrada, Val di Sangro e appunto Spoltore. Daniele oltre ad essere giocatore imprescindibile nello scacchiere ‘ronciano’  è un leader, dentro e fuori dal campo, un giocatore di qualità e quantità che sicuramente avrebbe meritato molto di più nella sua lunghissima carriera e che, nonostante le 36 primavere, farebbe comodo a molti. Dopo l’addio certo ormai di Fabrizio Grassi perdere anche il capitano sarebbe un duro colpo per la tifoseria. Ed è per questo motivo che ‘patron’ Pompa sembra spingere il capitano a tornare sui suoi passi. Addirittura c’è chi ipotizza che, nell’ipotesi Ronci lasci la panchina dello Spoltore, per il mediano si potrebbero spalancare le porte della conduzione tecnica della squadra stessa. Fantasia o realtà? Lo scopriremo molto presto. Ancora qualche giorno di pazienza è finalmente le riserve saranno sciolte.

Costantino Spina

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