Allarme a Spoltore c.u.: chiudono Bar e Pizzeria in una settimana

A Spoltore centro urbano continuano a chiudere attività commerciali, troppe in pochi anni. Nell’ultima settimana, in questo fine agosto 2023, hanno abbassato le saracinesche uno storico Bar in Via Di Marzio e una Pizzeria in Via Fonzi, tra lo sconcerto della popolazione residente. Ma va considerato che, negli ultimi dieci anni, c’è stata una vera e propria moria di esercizi commerciali nel nucleo urbano spoltorese. A partire dall’unica banca chiusa nel 2016 e mai riaperta, che ha creato  seri disagi anche ai pochissimi turisti. Ricordiamo, a supporto di quanto sostenuto, la chiusura di una sequela di attività: un paio di attività di ristorazione, una trattoria, una macelleria, due parrucchiere, un supermercato, una ferramenta, un fruttivendolo, un negozio di scarpe, un fioraio, un centro estetico. E la cosa più ‘grave’ , secondo noi che scriviamo, e’ che questo elenco drammatico potrebbe anche allungarsi ulteriormente, se non si riesce ad invertire la rotta. Che qualcosa non abbia funzionato, è chiaro a tutti (tranne a chi nega la realtà). Di fronte a situazioni di evidente crisi socio-economica-lavorativa dei centri storici pensare che tutto vada bene sarebbe l’errore più grave che si possa commettere. Di certo il nucleo storico di Spoltore, che è quello più attrattivo e storico del territorio comunale, ha bisogno urgentemente di un piano di rilancio che passi una pulizia generale dell’arredo urbano, per una ristrutturazione e rivalutazione del patrimonio architettonico ed anche iniziare un concreto lavoro di sviluppo turistico ovvero il ‘nostro’ petrolio inesplorato. Purtroppo il tempo stringe e tanti, troppi ‘treni’ sono stati persi così come sono stati sottovalutati gli allarmi di chi gridava “al lupo!, al lupo!”. Ora e’ il momento delle idee pratiche e dei fatti, perché come noto gli annunci non seguiti dalla concretezza servono a niente. Forse la costituzione della nuova Pescara, con l’appartenenza ad un contesto metropolitano più grande e ambizioso e l’arrivo di importanti fondi economici, potrebbe dare una ‘sveglia’ a chi ha sempre pensato che tutto andasse per il meglio o non volesse un cambiamento, probabilmente legato ad antichi campanilismi. Ma a prescindere da come la si pensi, l’obiettivo di tutti deve portare a mantenere in vita il centro storico di Spoltore e quelle poche attività economiche rimaste, addirittura valorizzandole e non abbandonandole ad un tragico destino. A nostro avviso, per raggiungere questi scopi, servono investimenti cospicui in infrastrutture importanti, nei servizi, in collegamenti più efficaci tra le frazioni e il contesto metropolitano (ponti e piste ciclabili), oltre ad una pianificazione culturale severa che prenda in considerazione eventi durante tutto l’anno, e non soltanto in occasione dello Spoltore Ensemble che dura quattro o cinque giorni dopo ferragosto. Ovviamente staremo a vedere cosa succede, come nostra abitudine ed e’ nostro compito. Tuttavia oggi siamo più tristi di ieri, perché il cambiamento si avverte in modo inesorabile e senza risparmio di tempo.

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