Al bando pubblico attraverso il quale nel 2019 è stato stilato un elenco di spoltoresi aventi diritto alla casa popolare, il Comune di Spoltore ha provveduto ad una serie di affidamenti, ma questi non sono bastati per soddisfare le esigenze di tutti. Di fatto la graduatoria d’attesa per il diritto alla casa è ancora lunga, ma non sappiamo quanto. Sembrerebbe che le case di proprietà comunale, le quattro a Cavaticchio, le tre nel centro urbano, le quattro di Caprara e le nove di Villa Raspa, siano tutte assegnate. Mentre l’incognita resta per gli alloggi di proprietà dell’Ater, agenzia territoriale per l’edilizia residenziale. Ad esempio, da quello che siamo riusciti a constatare attraverso segnalazioni dei residenti nelle case popolari a Spoltore Capoluogo, i quali continuano a lamentare annosi problemi strutturali nelle loro abitazioni, nei palazzi dell’Ater in Via Montesecco e in Via Montinope sarebbero cinque gli alloggi sfitti che da anni dovrebbero essere assegnati. Non sono note le motivazioni di questi ritardi a scapito di famiglie che aspettano una sistemazione, ma il problema riguarderebbe lavori di manutenzione all’interno degli appartamenti. Se davvero fossero questi i motivi l’auspicio è che vengano risolti nell’immediato futuro. Ancora meno chiara la situazione delle abitazioni di proprietà dell’agenzia per l’edilizia residenziale che si trovano a Villa Santa Maria, Villa Raspa e Caprara (a Santa Teresa non ci risultano case popolari). Considerato il periodo di estreme difficoltà sociali per molti, sarebbe auspicabile una immediata ricognizione patrimoniale a riguardo, che renderebbe un quadro ben definito a tutti e darebbe delle risposte certe a chi aspetta e spera di avere una casa dove abitare. Sarebbe bello se gli amministratori comunali delegati, tra le altre cose, spendessero due parole per dare un quadro della situazione alla popolazione che di queste informazioni ha certamente bisogno.