Le misure restrittive per arginare il problema pandemico della trasmissione del virus Covid-19 di certo condizioneranno il futuro del vivere sociale e un’attenzione particolare va rivolta alla garanzia dei servizi al cittadino. Per quanto riguarda il nostro territorio è la società in house Spoltore Servizi, totalmente partecipata dal Comune di Spoltore che avrà un ruolo fondamentale, ma che potrebbe rischiare delle serie perdite di bilancio. Di fatto la partecipata in oggetto che impiega circa trenta dipendenti tra amministratori, impiegati, autisti, accompagnatori, cuochi, aiuti cuochi e operai, in questo periodo di ‘quarantena da Coronavirus’ è, salvo smentite, quasi totalmente ferma. I motivi della drastica riduzione di lavoro sono deducibili a causa della chiusura delle attività didattiche nelle strutture scolastiche e la chiusura dei cimiteri. Pertanto, i ricavi dalle prestazioni che la SS Srl fornisce annualmente a favore della collettività, parliamo di un ammontare economico di circa 1,4Milioni di euro, subirà probabilmente un netto calo lasciando supporre seri problemi all’equilibrio economico societario. Non conosciamo quali azioni strategiche stia adottando l’amministratore unico della società, la dott.ssa Simona D’Alessandro, per affrontare questo delicato fenomeno che interessa soprattutto il futuro e la resa dei servizi per la città di Spoltore, già a partire dalla cosiddetta fase due delle misure anti-Covid. Non è altrettanto noto, almeno a noi, se per una parte del personale in organico sia stata disposta la cassa integrazione straordinaria prevista dalle disposizioni governative. Di certo è che a breve dovrà essere approntato lo sfalcio dell’erba e la manutenzione del verde pubblico spoltorese, lavoro per il quale servono soldi e forza lavoro. Magari questo stesso argomento sarà affrontato a livello governativo, per la salvaguardia delle società partecipate: un paracadute o immaginare una innovativa gestione dei servizi pubblici locali e strumentali? Noi promettiamo di vigilare sulla vicenda in primis nell’interesse dei proprietari della società, cioè di tutti i cittadini spoltoresi, e ovviamente per tutelare i diritti lavorativi e delle maestranze.

ps: per causa di un refuso avevamo scritto “e non delle maestranze” invece che “e delle maestranze”. Ovviamente il senso era chiaro, tuttavia ci scusiamo.