La Croce Rossa di Spoltore già impegnata con il proprio personale nell’assistenza alle anziani ospiti della Casa di Riposo delle Sorelle della Misericordia di Pescara, nel pomeriggio di sabato 18 aprile ha provveduto a trasferire 9 di esse, risultate negative al Covid19 dopo due tamponi, presso l’Hotel Plaza Best Western di Piazza del Sacro Cuore. Il trasferimento si è reso possibile grazie anche alla disponibilità dell’ing. Emilio Schirato proprietario della struttura e presidente provinciale di Federalberghi.
In questo modo si evita ogni possibile contatto con le altre 13 ospiti, positive al virus, che stanno completando la quarantena con sorveglianza domiciliare attiva da parte della Asl.
Il presidente del Comitato di Spoltore della CRI, Pierluigi Parisi, assicura che la situazione è al momento tranquilla, non sono rilevate criticità e il monitoraggio avviene sull’arco delle 24 ore grazie anche al supporto qualificato dell’Azienda Sanitaria Locale del capoluogo adriatico.
Si tratta di un impegno portato avanti in stretta sinergia con il dr. Alberto Albani referente regionale per le maxi emergenze sanitarie e capo della task force regionale sul Covid19; con la dott.ssa Graziella Soldato dirigente medico del Servizio di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica; con il sindaco di Pescara Carlo Masci ben coadiuvato dall’Assessore Nicla Di Nisio, con la Protezione Civile Regionale e con la stessa Suor Sandrina superiora dell’Istituto religioso che ha la Casa madre a Verona.
Insieme alle 9 anziane ospiti, anche una suora dell’Istituto (anch’essa negativa ai tamponi) trascorrerà un periodo presso l’Hotel Plaza nell’attesa che finalmente si risolva completamente la situazione nell’Istituto di via del Santuario. Tutte saranno accudite dai volontari della Croce Rossa che provvederanno ad ogni loro esigenza, dalla colazione del mattino alla distribuzione dei pasti, dall’ascolto all’animazione, così già come avviene presso la Casa di Riposo. Non a caso Croce Rossa Italiana ha scelto di denominare la propria mission in questa emergenza pandemica come “Il tempo della gentilezza”; per essere accanto a tutti, soprattutto ai più fragili e ai più vulnerabili, con piccoli grandi gesti quotidiani che riaffermino giorno per giorno l’umanità.
