Il ‘Vecchio Municipio’ di Spoltore si sarebbe potuto salvare col Superbonus

Come abbiamo scritto molte volte, sul ‘Vecchio Municipio’ di Via Delle Rose siamo parecchio arrabbiati. Lo ammettiamo che abbiamo il dente avvelenato contro la vendita ad un privato di un struttura bellissima, un pezzo unico della nostra storia, ceduto per poco in di 200mila euro. Parliamo, tanto per farci capire, di una cifra che per il nostro Comune di Spoltore vale poco più di due o tre Festival dello Spoltore Ensemble, ma anche del prezzo di mercato di un trilocale di nuova costruzione in una zona non centrale della città di Pescara. Avevamo, noi di Spoltore Notizie per primi altri si sono aggiunti poi, avanzato alcune proposte legate al riuso di quell’edificio storico, a destinazione edilizia residenziale pubblica, anche attraverso l’impiego dei fondi statali quali quello del Superbonus 110%. Oggi lèggiamo ed apprendiamo con apprezzamento che il Comune di Manoppello ha cominciato degli interventi di riqualificazione di quattro palazzine di proprietà comunale destinati ad edilizia residenziale pubblica. Lavori resi possibili, appunto, dagli incentivi statali previsti dalla Legge 17/2020 Superbonus 110%, che nel caso di Manoppello interesseranno un totale di 16 appartamenti sui quali sono previsti lavori di isolamento termico, fotovoltaico, sostituzione infissi, caldaie, termosifoni.

“Corrono spediti i lavori in via De Gasperi dove l’intervento di riqualificazione energetica è quasi ultimato sulle prime due palazzine – ha spiegato il sindaco Giorgio De Luca –. In controtendenza rispetto a molte altre realtà regionali e italiane a Manoppello uno dei primi cantieri a partire col 110% è stato proprio questo condominio in parte di proprietà pubblica e in parte di privati”.

L’importo totale lavori per quattro palazzine, suddivise in 16 appartamento di 1.198.360,28 euro.

“Questi lavori hanno rappresentato non solo un’ottima occasione per riqualificare il patrimonio comunale ­– ha aggiunto l’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Giulia De Lellis – ma anche per costituire l’istituto del condominio che garantirà una migliore gestione del complesso abitativo che formato da immobili in parte privati e pubblici. In questi mesi, infatti, si sono susseguite diverse assemblee condominiali, l’ultima nei giorni scorsi, nelle quali il Comune – ha detto ancora De Lellis – ha avuto la possibilità di dialogare con tutti i condomini e concertare la scelta, per esempio, del colore dellatinteggiatura esterna. In questo caso, posso ritenere che l’istituto del Superbonus, particolarmente discusso in queste settimane, ci abbia permesso di raggiungere un risultato non da poco, attraverso la riqualificazione energetica di immobili pubblici che, diversamente, avremmo fatto fatica a ristrutturare. Senza contare l’impiego di maestranze locali per forniture e lavori”.

A queste parole, che ci sembrano molto logiche e razionali aggiungiamo le nostre: perché non abbiamo fatto lo stesso?

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