Villa Raspa ‘La Banlieu’ alla periferia di Pescara

A Villa Raspa risiedono più abitanti (poco meno di 4.000) che in qualsiasi altra frazione di Spoltore, addirittura più ancora dei residenti del centro storico. Nel corso degli ultimi decenni si è contraddistinta per un forte dinamismo demografico e imprenditoriale per lo più al di fuori di sane regole urbanistiche. La grande distribuzione, per esempio, sempre sensibile ai movimenti migratori, non a caso ha tra Santa Teresa e Villa Raspa installato numerosi supermercati. Ed è prevista una prossima ‘apertura di un grande punto vendita della CONAD nella zona di Villa Raspa. Si resta sconcertati nel leggere quello che il sito del Comune scrive con tanta sufficienza e con una punta di snobismo discriminatorio verso il capoluogo provinciale: “La cultura locale, fatta eccezione per i primi nuclei di abitanti colà installati oltre un secolo fa , risente dell’influsso di quella pescarese anche nella forma dialettale del linguaggio parlato. Villa Raspa ha avuto uno sviluppo eccezionale prevedibile data la sua estrema vicinanza con Pescara con cui forma un tutt’uno, ma certamente irrazionale, che ha già configurato la frazione come quartiere periferico della stessa città e non già nucleo culturalmente affine e legato a Spoltore”. Per gli estensori di quella nota, che non sanno che a Villa Raspa per lo più non si parla né il dialetto spoltorese nè quello pescarese, la frazione attigua a Pescara è destinata ad un inesorabile declino visto che è “tutt’uno con Pescara”. Probabilmente non sanno che gli urbanisti ritengono la riqualificazione delle periferie è compito essenziale delle città. Infatti, uno dei più grandi urbanisti viventi, Renzo Piano, a proposito delle “banlieu” scrive che” la missione dell’architettura in questo secolo è salvare le periferie. Se non ci riusciamo sarà un disastro, non solo urbanistico, ma anche sociale”, aggiungendo poi “quando lavori in una città devi diventarne parte..Anche i sobborghi hanno la loro bellezza. La bellezza dei desideri di milioni di esseri umani che li abitano e dobbiamo aiutarli a realizzarla”. Anche il sindaco Luciano Di Lorito deve aver intuito questa necessità quando ha annunciato che, per la prima volta, due anteprime di Spoltore Ensamble si terranno nelle frazioni di Santa Teresa e Villa Raspa. Considerando l’opposizione del primo cittadino di Spoltore a “La Grande Pescara”,espressa con buone motivazioni, resta allora all’amministrazione comunale di Spoltore e non a quella di Pescara, il gravoso compito della riqualificazione urbanistica e dunque sociale di Villa Raspa. Per cominciare Luciano Di Lorito, potrebbe per lo meno far riscrivere quelle agghiaccianti note che compaiono sul sito del comune e che descrivono Villa Raspa quasi come una sordida periferia di Pescara.

villa raspa 5

C.M.

 

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