L’emergenza criminalità continua, purtroppo. Gli sforzi delle forze dell’ordine per fermare l’onda malandrina che sta investendo la nostra Spoltore sembrano non riscontrare l’effetto sperato: cioè garantire la sicurezza, soprattutto dei beni e della proprietà. Purtroppo non stiamo parlando di un fenomeno solamente locale. La nostra Città, come dimostra l’ultima notte di paura e follia tra Pescara e Montesilvano o il colpo da 30mila euro alle poste di Santa Teresa, non è l’unica e non è più quell’isola felice e amata di un tempo. Anche l’Amministrazione comunale sta provando a dare il suo contributo per arginare questo senso d’insicurezza diffuso: la Polizia Locale è stata armata e presto verrà impiegata fianco al fianco delle forze di polizia; sono state stanziate somme nella videosorveglianza lungo le vie di fuga/accesso per/da Spoltore. Ma nel frattempo i cittadini spoltoresi, stanchi ed esasperati dai bollettini della cronaca, si sono organizzati autonomamente attraverso Whatsapp e Facebook ove segnalare velocemente mezzi e persone sospette. Quello più conosciuto e noto è il “Gruppo S.O.S. Santa Teresa” che ha anche raccolto 1400 firme presentate al prefetto Francesco Provolo. Nel week end appena trascorso, poi, è stato anche diffuso in rete un video registrato dal sistema di videosorveglianza circa l’ultimo blitz notturno, ad opera di due individui tuttora in corso di identificazione, nella nostra Spoltore. Nelle immagini si vedono due persone che indossano tute da lavoro e guanti, con le torce in mano, mentre cercano di qualcosa all’interno di una autofficina in via Isonzo, a Santa Teresa, di proprietà di Daniele Cicolini. La vittima ha anche promesso una “taglia”, esattamente come avveniva nel Far West, a chi riuscirà a dare informazioni utili per individuare i protagonisti. Ma ai nostri taccuini ha anche spiegato che la sua è “solamente una provocazione” pur ribadendo con fermezza che “non se ne può veramente più di questa situazione”. Noi di SpoltoreNotizie.it ci auguriamo che a nessuno venga in mente di farsi giustizia da solo se non, chiaramente, in circostanze impossibili da evitare e come previsto dalle nostre leggi. Spetta alle autorità competenti il dovere di fermare i criminali mentre è compito della politica chiedere al Governo centrale, più risorse per la sicurezza e una giustizia che garantisca la certezza della pena per chi delinque. Altrimenti questo fenomeno non andrà arginato e questo, va ribadito a gran voce, non va assolutamente bene.
