Morte 57enne di Villa Raspa nel sottopasso, in tre a processo per omicidio

Il Gip di Pescara Gianluca Sarandrea ha disposto il rinvio a giudizio dei tre indagati, a vario titolo per omicidio colposo e falso, in relazione alla morte di Anna Maria Mancini, la 57enne di Villa Raspa di Spoltore, che sotto l’alluvione della mattina del 2 dicembre 2013 rimase intrappolata nella sua auto tra le acque gelide del sottopasso che porta al quartiere di Fontanelle. Saranno processati il titolare della ditta che si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione del sottopasso, il direttore dei lavori e il responsabile del cantiere. A chiedere e ottenere il rinvio a giudizio la Pm Silvia Santoro, le cui indagini hanno concluso che la tragedia si sarebbe potuta evitare, se i lavori si fossero attenuti al progetto rispetto alla potenza delle elettropompe di sollevamento che in teoria avrebbero dovuto limitare l’allagamento risultato fatale alla donna. Fondamentali, saranno dunque le perizie tecniche nel corso del dibattimento fissato per il dicembre 2017.

Il marito della donna, Lamberto Galiero, autista della Regione Abruzzo, e i due figli si sono costituiti parte civile. L’avvocato Mirco D’Alicandro, legale dei familiari della 57enne, chiedera’ il risarcimento danni e ha chiesto la citazione del Comune di Pescara come responsabile civile.

Sn.it

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