Sei anni di reclusione è la richiesta per ex presidente Ato Giorgio D’Ambrosio

Vanno da un massimo di sei anni di reclusione – chiesti per l’ex presidente Ato Giorgio D’Ambrosio oggi vertice di Ecologica Srl, l’azienda mista che si occupa della gestione e dello smaltimento dei rifiuti urbani di Spoltore – a un minimo di un anno le richieste fatte dal pm Barbara Del Bono per sette degli 11 imputati del processo, a Pescara, al cosiddetto “Partito dell’Acqua” che si sarebbe costituito all’interno dell’Ato numero 4 di Pescara, dando vita a una serie di presunti illeciti che si riferiscono a un periodo compreso tra il 2003 e il 2007.

Sei anni di reclusione è la richiesta per l’ex presidente dell’Ato Giorgio D’Ambrosio, cinque anni per il docente dell’università D’Annunzio Luigi Panzone, quattro anni e tre mesi per il dirigente dell’Ato Nino Pagano, un anno e sei mesi ciascuno per l’ex sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma, l’ex primo cittadino di Francavilla Roberto Angelucci e l’ex componente del cda Ato Gabriele Pasqualone, richiesta di un anno di reclusione, infine, per il dirigente dell’Ato Alessandro Antonacci.

Gli 11 imputati devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, abuso d’ufficio, peculato, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica, distruzione di documenti, truffa ai danni dello Stato e in violazione dell’articolo 97 della Costituzione. Le richieste di condanna riguardano solo alcuni reati, in quanto per diversi capi d’imputazione il pm ha chiesto di non doversi procedere, a causa dell’intervento della prescrizione o perché ‘il fatto non sussiste’. Per le stesse ragioni la pubblica accusa ha chiesto di non doversi procedere nei confronti degli ex dipendenti Ato Vincenzo Di Giamberardino (prescrizione) e Fabio Ferrante (prescrizione), dell’ex componente del cda Ato Franco Feliciani (prescrizione per alcuni reati, assoluzione per altri) e dell’imprenditore Ercole Cauti (assoluzione).

d'ambrosio

Sn

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