Al via lo studio della Spoltore Sotterranea. Gli Speleologi dentro le case

Al via lo studio dedicato alla “Spoltore Sotterranea”: i rilievi all’interno del centro storico partiranno il 19 maggio. “Faremo un primo giro di perlustrazione per mettere su mappa i luoghi dei quali è necessario approfondire l’ispezione” spiega il consigliere Cinzia Berardinelli, che assieme al presidente del Consiglio Lucio Matricciani ha avviato il progetto. L’obiettivo è censire tutte le cavità realizzate dall’uomo per creare un database comunale: “lo studio ha sia un’importanza sia dal punto di vista storico” chiarisce Matricciani ” sia come strumento di prevenzione del dissesto idrogeologico”. “Sabato scorso (5 maggio 2018) nella sede della Società Operaia e di Mutuo Soccorso in piazza D’Albenzio c’è stata la prima riunione operativa con i due gruppi coinvolti” prosegue Berardinelli. “Sono la Federazione Speleologica Abruzzese e il Centro Appenninico Ricerche Sotterranee, che ringraziamo per la disponibilità e l’entusiasmo. La riunione è servita a stabilire i dettagli organizzativi e a conoscerci meglio: abbiamo poi diviso i compiti e programmato le ricerche”. E’ già iniziata la ricerca al catasto per individuare le cisterne, neviere e pozzi già conosciuti. Il progetto prevede ricerca e censimento di ipogei artificiali nel centro storico di Spoltore, con estensione all’abitato di Caprara e Villa Santa Maria. “L’antica origine di questi nuclei abitativi – si legge nella nota inviata alla stampa – è confermata dai ritrovamenti a Cavaticchi, relativi a 25.000-20.000 anni fa, dal sito archeologico romano a Santa Teresa, e dai documenti scritti che, a partire dal 972, parlano di Spoltore. La collaborazione – concludono gli scriventi – con la popolazione sarà centrale: molte cavità sono storicamente note, ma altrettante sono ricordate solo dagli abitanti più anziani e per questo in una prima fase dovranno dare un apporto indispensabile per individuare eventuali locali sotterranei”.

Nota di redazione

Abbiamo sospetto che il dato riportato “20.000-25.000 anni fa” nel comunicato dell’Ufficio Stampa sia errato dato che parla di epoche paleolitiche (preistoria). Ma dato che non siamo degli storici, potremmo essere noi in errore.

Sn.it

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