La Corale UT Insieme Vocale trionfa al Gran Premio Europeo

13174127_660308087459907_5782377899690169547_nLa UT Insieme Vocale-Consonante,  gruppo corale diretto dal Maestro Lorenzo Donati, si è aggiudicato il Gran Premio Europeo della Coralità a Varna, in Bulgaria. Tra i componenti della corale quattro abruzzesi, Giorgia Loreto, Roberto Zangari, Serena Lanzalonga e la spoltorese Serena Marino, che ricopre anche la carica di direttore della Ensemble Vocale Compagnia Virtuosa di Pescara. Per la prima volta nella storia del concorso trionfa una corale italiana. La competizione si svolge annualmente dal 1989, e nonostante il termine “europeo”, si tratta di una competizione a livello mondiale, a cui hanno diritto di partecipazione i vincitori assoluti di sei concorsi internazionali di canto corale con sede in Europa. Le nazioni che fin’ora si sono aggiudicati il titolo sono: Svezia (7 titoli);   Lituania, Stati Uniti, Slovenia (3 titoli a testa);   Filippine, Ungheria,  Lettonia (2 a testa);  Argentina, Danimarca, Giappone, Russia e Italia (1 a testa).

Il concerto è stato studiato e preparato parlando della notte. Il concerto si è aperto  con un brano dei Beatles, arrangiato per coro ad 8 voci, sul cui “Goodnight” ci si congeda dal mondo, per avventurarsi nell’esplorazione del mondo notturno. Con una sonorità dirompente, fa il suo ingresso “Noche”, composizione a 16 voci del Maestro Lorenzo Donati, su testo di J.Ramon Jimenez, in cui viene dipinta un’oscurità esplosiva, che si affaccia alle porte di un’anima peregrina e mai sazia. Si continua a scandagliare l’oscurità interiore, nel primo brano rinascimentale che è stato proposto: “Io parto, e non più dissi” di Gesualdo da Venosa, dove si sperimenta il buio della separazione.
Protagoniste indiscusse del mondo della notte, sono da sempre le stelle, luminose speranze o mute raccoglitrici dei dolori. A loro è stato dedicato il brano “Stars”, del lituano Eriks Esenvalds, che affida al suono dei calici di cristallo l’evocazione delle vibrazioni delle sfere celesti. Nella medesima atmosfera di serena comunione col cielo, si apre il brano romantico “Resignation”, di Hugo Wolf, in cui la notte viene evocata come conforto del mondo.
Si cambia repentinamente scenario, addentrandosi in una notte fatta di misteri, con il brano “Ronde” di Maurice Ravel, che conduce tra creature fantastiche ed esseri spaventosi, che secondo le credenze collettive popolano il bosco di Ormonde, luogo in cui si raccomanda di non avventurarsi.
Dal buio della mente, al buio dell’anima: con un brano di grande suggestione, il compositore americano Randall Stroope evoca le sonorità delle persecuzioni contro i cristiani, per mano di Paolo, che sulla via di Damasco viene folgorato dalla luce divina, che gli giunge come un destino potente e inatteso. Così, il brano successivo, ancora di Donati, su testo di Emily Dickinson e su ispirazione di una melodia della tradizione ortodossa, invita ad aprire ogni porta, di qui il titolo “Every door”, per esser pronti all’arrivo dell’aurora.
E su questa immagine si è concluso il programma, dove le note di fanno squillare il dirompente arrivo del nuovo giorno e il trionfo della corale italiana. La felicità per questa vittoria nelle parole della spoltorese Serena Marino:

“Sono felicissima per questa vittoria,  per la prima volta nella storia di questo concorso, una corale italiana si aggiudica il premio. La soddisfazione è ancor più grande se pensiamo che i rappresentati dell’Abruzzo sono la componete più numerosa di questo gruppo, insieme a me ci sono Giorgia Loreto, Serena Lanzalonga e Roberto Zangari che fanno parte anche dell’Ensemble Vocale Compagnia Virtuosa  di Pescara. Vorrei ringraziare Gianni Vecchiati, presidente dell’Associazione Regionale Cori Abruzzo, che ci ha ospitati nella sua sede per effettuare le prove per poter partecipare al Gran Premio Europeo. Noi come corale non abbiamo una sede fissa dove incontrarci per fare le prove. Provenendo da diverse regioni, ci incontriamo  una volta al mese, nei posti più disparati. Per questo motivo la vittoria al Gran Premio Europeo della Coralità rappresenta l’apice di anni di sacrifici “

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Serena Marino

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Costantino Spina

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