Simoncini presenta “Bulky” a Spoltore

Raffaella Simoncini è nata a Milano e vive a Pescara. Frequenta laboratori e spazi teatrali, ha studiato scrittura creativa al Macondo di Pescara ed è tra le fondatrici dell’Associazione FonderieArs, che si occupa di arte e teatro. Con il suo primo libro, “Bulky” edito dai tipi della Neo Edizioni, affida alla trasfigurazione del romanzo la sua esperienza della malattia: ne parlerà a Spoltore il primo marzo alle ore 18 nella Biblioteca Comunale “Piero Angela”. Con lei la giornalista Alessandra Renzetti, la sindaca Chiara Trulli, l’assessore alla cultura Nada Di Giandomenico. Bulky, che in inglese significa “ingombrante”, è anche un termine medico, oncologico, usato per indicare una massa maligna che va asportata. La protagonista Luce ha trovato questa parola nella sua cartella clinica, e da quel momento la usa per dare un nome alla malattia e per indicare la freddezza e l’asetticità della diagnosi, delle terapie e della lunga convalescenza. Come compagna di stanza ha una donna anziana, insopportabile. Un’ex cuoca arrabbiata con il mondo, di quella rabbia che ferisce perché dice la verità. Per Luce il tempo sembra fermarsi, il senso di inadeguatezza cresce, i giorni incespicano in una grammatica nuova, che le due donne dovranno imparare per scoprire di avere in comune qualcos’altro oltre la malattia: un conto in sospeso con le proprie vite. “Ad un anno dall’uscita di Bulky porto con me, con grande meraviglia, il filo che si crea con i lettori” sottolinea l’autrice, che nel 2023 ha ottenuto il secondo posto al Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa.

 

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