Spoltore torna a celebrare la Madonna del Popolo

Spoltore torna a celebrare, dal 3 al 6 settembre, la Madonna del Popolo. E lo farà con la devozione che Mons. Gino Cilli descrive “più forte del virus che ci ha colpito e da due anni a questa parte vuole scoraggiarci e impedirci di fare la festa”. La statua dedicata a Maria sarà esposta venerdì, nella Chiesa di San Panfilo, al termine della messa delle ore 18.00. Alle 21.00, sempre in Chiesa, la conferenza di Valentina Angelucci sulla Santa Messa “in dieci mosse”. Sabato 4 in piazza Di Marzio il Coro Polyphonia, diretto dal M° Gianni Golini, in concerto. Domenica 5 settembre la banda “Città di Ripa Teatina” si esibirà in varie occasioni a partire dalla mattina (dalle 8.30 in sfilata nel capoluogo; dalle 10 delle 21.30 con il soprano Mariarita D’Orazio in Piazza Di Marzio). Nel pomeriggio, dalle 17.30, il momento più intenso con la Rievocazione del Miracolo della Madonna in epoca saracena e il corteo storico in costume cinquecentesco: l’adattamento dei testi è di Giustino Pace, la recitazione a cura del Gruppo Scout di Spoltore, il coro parrocchiale animato da Carlo Rullo, coreografie di Franca Miani, costumi di Davide De Lorenzo. Si chiude lunedì 6 settembre con il concerto del Duo Fedip, Arianna Di Pasquale e Fulvio Ferrara, alle 21 nella Chiesa di San Panfilo: con fisarmonica e flauto interpreteranno brani di Bach, Bloch, Piazzolla, Solotarev e altri. La devozione per la Madonna di Spoltore (titolo “del Popolo” fu aggiunto solo nel 1862) da secoli ha richiamato fedeli da tutto il territorio che circonda il paese. Fino agli anni ’70 la statua usciva in processione solo ogni 5 anni, sostituita dal dipinto della Madonna del pittore spoltorese Rodolfo dell’Elce. Dal 1956 la devozione alla Madonna del Popolo ha attraversato l’Atlantico: la comunità spoltorese di Lorain, nell’Ohio, fece realizzare in Italia una copia della statua leggermente più piccola, che come a Spoltore sfila in processione la prima domenica di settembre di ogni anno. “Le celebrazioni dedicate alla Madonna del Popolo” sottolinea il sindaco Luciano Di Lorito “non sono soltanto un rito religioso sentito e partecipato, ma rappresentano storicamente anche un tratto fortemente identitario della nostra comunità”.

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