Nei pressi di Piazza D’Albenzio (nel cuore del centro storico di Spoltore) vive Paolo Fornari un pittore che da poco più di 2 anni produce dipinti “astratti informali”. Nonostante la sua breve carriera artistica, l’impatto delle sue opere risulta molto positivo agli occhi dei visitatori di alcune su mostre, di cui una proprio a Spoltore. Questo che segue è il suo testo critico redatto da due psicologi con indirizzo in psico-arte. Paolo Fornari considera la sua attività artistica come una forma di comunicazione e liberazione. La sua pittura astratta gli permette di slegarsi dal reale per avere un’opportunità in più d’esser libero dalle forme standard del sistema visivo e far percepire l’autenticità dell’imago fatta carne. I suoi lavori parlano attraverso i colori e la materia, attraverso le sensazioni visive ma anche tattili. La Mater-ia, ovvero la madre, si fa corpo attraverso stucco, colore, colla ed altri materiali. Quando inizia il suo processo creativo, Fornari non si pone obiettivi e limiti, ma solo una ricerca fatta di sensazioni che lo portano alla realizzazione del quadro. L’artista cerca spesso l’ispirazione durante la notte. Nelle braccia della femminilità notturna, lavora con la femminilità Mater-ica dandole un’identità emozionale con l’aggiunta del colore. Notte e Madre Terra (Gea) sono nella mitologia due femminili primordiali, cioè che sono in-principio e quindi generanti. Da queste due divinità ha inizio la dinamica artistica della psiche del pittore. Dinamica che si affina di notte in notte e che di giorno lascia spazio allo svelamento delle ispirazioni notturne.

Dott.ssa Valentina Marroni Dott. Michele Mezzanotte

Oltre ai quadri, l’artista Paolo Fornari si diletta nella realizzazione di alcune “sculture luminose” (lampade di design) realizzate dando una nuova vita ai legni di mare (radici e parti di piante trovate in spiaggia).