Spoltore-Berca, partita l’idea di un gemellaggio tra le due città

“Stimate Domnule Primar”, ovvero “spettabile signor sindaco”: sono le prime parole che il sindaco Dobrita Ionel, di Berca, Romania, scrive al suo collega Luciano Di Lorito: l’idea, partita dall’iniziativa del cittadino di Spoltore Iarca Alin, parroco della comunità ortodossa romena, è di un gemellaggio tra le due città.
 
“Avviare il rapporto con Berca” spiega il sindaco di Spoltore “significa proiettare la nostra area metropolitana in una realtà dell’Europa che ha il più importante potenziale di sviluppo nel prossimo futuro. Siamo convinti che Spoltore possa giocare un ruolo di primo piano all’interno di questo rapporto”.
 
Al progetto partecipa la mediatrice culturale Daniela Fosalau, che ha messo a disposizione la sua professionalità per agevolare il dialogo tra le due municipalità.
 
“Confermiamo” ha scritto Dobrita Ionel nella sua lettera “il desiderio e la nostra apertura nello stabilire rapporti di gemellaggio fra la località di Berca, provincia di Buzau, Romania e la Città di Spoltore in provincia di Pescara, nella regione Abruzzo, in Italia. Consideriamo benefica questa cooperazione in quanto sulla scia di essa possiamo sviluppare progetti e possiamo intraprendere attività che rivelino le somiglianze e le differenze fra le due comunità, ottenendo così benefici sia per i cittadini che per le autorità delle due località”.
 
Berca è sita nella parte centrale della provincia di Buzau, dista 130km circa dalla capitale Bucarest, ed ha 8.672 abitanti. Il suo territorio alterna collina e pianura, con un’altitudine media di 150 metri. Berca è considerata la patria delle salsicce di Plescoi (una specialità culinaria che, come i nostri arrosticini, si basa sulla carne di pecora) ma è anche caratterizzata dai vulcani di fango (“Vulcani Noroisi”) all’interno di una delle riserve naturali più interessanti in Europa.
 
Tra le attrazioni turistiche due complessi architettonici del XVII secolo: la Fortezza di Berca ed il Monastero di Ratesti.
 
“L’obiettivo” chiarisce l’assessore alle politiche comunitarie Chiara Trulli “è di sviluppare lo scambio di esperienze culturali e religiose, promuovere le rispettive iniziative turistiche, favorire l’organizzazione di seminari, corsi e convegni: aumentare, in sostanza, la reciproca conoscenza tra le due realtà”.

 

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