Caso Di Gregorio, Di Lorito ricostruisce la filiera delle responsabilità

Un occasione per rispolverare residui di evidenti discordie tra amministratori del passato, quella venutasi a creare ieri pomeriggio durante lo svolgimento del programmato Consiglio comunale. L’argomento: il “Caso Di Gregorio”. I protagonisti del dibattito, acceso, sono stati il consigliere di opposizione Pace Pierpaolo Vs il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, entrambi già amministratori nel periodo in cui il famoso danno milionario si è configurato, lasso di tempi che si concentra tra l’inizio del 2008 e la fine del 2009. Uno scambio verbale poco per il sottile prendendo spunto da un’interrogazione che il consigliere Pace rivolge anche al primo cittadino con esplicita richiesta di nominare testualmente coloro che, secondo Di Lorito, potrebbero essere considerati i responsabili del mega danno economico oggetto di attuali preoccupazioni da parte degli spoltoresi vittime di una cattiva gestione del noto procedimento urbanistico edilizio di cui oggi si parla in merito ad un mega risarcimento che supera i 2Ml di €uro. Ricordiamo che trattasi del ritardo sull’approvazione di un piano di recupero edilizio che si sarebbe dovuto realizzare in zona lungofiume Pescara in località Villa Raspa. Dopo essere stato ‘interrogato’, il sindaco, che dal Pace viene omologato come politico in carica in alcune scelte amministrative effettuate all’epoca dei fatti in oggetto, ha esposto un arringa tracciata da una lunga relazione attraverso la quale ha ricostruito l’evolversi delle fasi del procedimento citando atti di uffici interni all’Ente, missive con relativi numeri di protocollo e delibere di Giunta e Consiglio: insomma ricostruendo, dal suo punto di vista, la filiera delle responsabilità. Purtroppo il dibattito di ieri in assise pubblica ha fatto riemergere, in un clima molto scontroso politicamente, alcune sensazioni che negli anni di cui trattasi caratterizzavano visioni amministrative troppo divergenti, generatrici di attriti forse dannosi alla collettività; situazioni imbarazzanti a volte accompagnate da toni forti al punto da sfociate in circostanze ‘fuori luogo’. Attualmente la questione Di Gregorio è pienamente nelle mani di un commissario “ad Acta”, organo terzo che, molto probabilmente, ne definirà l’esito una volta per tutte. E ci auguriamo che tutto si risolva nella maniera più indolore possibile per il futuro della comunità di cui siamo partecipi ‘spettatori’.

‘Pasticcio Di Gregorio’, ecco gli atti che hanno generato il mega-danno?

Simone Ciuffi

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