Il Comes ‘Fosso Grande’ al Comune: “L’urgenza è il bacino di espansione”

Il Comitato ‘Fosso Grande’ è seriamente preoccupato per il rischio idrogeologico nella zona di Villa Raspa rappresentato, nello specifico, dal pericolo esondazioni peraltro già verificatesi nel 2013 e anche lo scorso 10 luglio. Attraverso una Pec indirizzata al primo cittadino spoltorese Luciano Di Lorito, gli scriventi fanno sapere della loro partecipazione all’incontro, previsto per lunedì 27 gennaio presso il Comune di Spoltore, in qualità di soggetti interessati. Nella missiva, che pubblichiamo di seguito in formato integrale, si indicano infatti le criticità dell’iter burocratico per la costituzione di un Consorzio degli Interessati che risponderebbe alla annosa individuazione dell’Autorità responsabile per la manutenzione del canale Fosso Grande di Spoltore-Pescara. “Gli impegni assunti con la nota congiunta dei Comuni di Pescara e Spoltore, pubblicata sul sito del Comune di Pescara in data 10 agosto 2015, prevedeva – ricorda il Prof. Alfonso Nori del Comes – oltre al lavoro di manutenzione sulla vegetazione e sui rifiuti, anche la realizzazione, a valle del ponte stradale di Via Francia, di un bacino di espansione, con successiva briglia di ritenuta, in maniera tale che, in caso di eventi meteorici di particolare intensità, vi potesse essere una mitigazione dell’energia cinetica delle acque oltre ad un effetto di laminazione dell’onda di piena”. Opere, queste ultime, ritenute urgentissime poiché uniche in grado di risolvere il problema: parliamo del bacino di espansione a valle del ponte di Via Francia e la disostruzione progressiva del canale scatolare di Viale Abruzzo – Via Nuoro.

Nel documento si riportano anche le osservazioni consegnate con al Comune di Spoltore (incontro del 13/11/2019 tenutosi presso il Comune di Pescara) e riguardanti:

– l’impattante deforestazione dell’alveo ;

-la palliatività degli interventi ancora in atto per  l’esiguità delle risorse rese disponibili dall’asta al ribasso di 288mila euro sui 600mila iniziali;

-I TEMPI DI RITORNO DEL FENOMENO ESONDATIVO RIDOTTI ANCHE A 6/8 ANNI.

– la totale insufficienza del canale scatolare di V.le Abruzzo -Via Nuoro.

-l’attenta analisi del percolato, dei fanghi e delle polveri rilasciati dalla ex discarica di Via Prati.

-il finanziamento del costituendo Consorzio degli interessati conun importo di 500mila euro a valere sul demanio delle concessioni idroelettriche regionali.

-l’impatto idrogeologico delle seguenti opere :

1. bretella di Via Barco- Colle Morgetta;

2. dighe “Energia Verde s.p.a.” di Santa Teresa e Villanova sul fiume Pescara ;

3. diga foranea sulla foce del Pescara.

– la nuova condotta delle acque piovane , che dovrebbe drenare le acque dei Colli Innamorati da Via Pian delle Mele lungo Via del Circuito fino al confine con Spoltore , nel canale scatolare di Fosso Grande all’ incrocio tra Via Italia e Viale Abruzzo.

Sn.it

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