“Noi del centro-destra di Spoltore siamo d’accordo con l’idea di cominciare a collaborare anche nei grandi eventi, anzi rilanciamo” è la risposta del Capogruppo Spoltorese Marco Della Torre alla proposta dell’Assessore pescarese se di centrodestra Alfredo Cremonese. “Quando si iniziava a parlare già di Grande Pescara – prosegue Della Torre – incontrando per caso l’allora Consigliere Regionale Sospiri a un Concerto dell’Umbria Jazz, proposi uno scambio di iniziative culturali, polarizzando l’attenzione su Spoltore e su suo affascinante centro storico, per farlo tornare a splendere anche con una tappa del Pescara Jazz in Piazza D’Albenzio, seguendo l’esempio di Perugia. Adesso è il momento giusto per iniziare a prevederle. Abbiamo un anfiteatro naturale che, con pochi lavori sistemazione, potrebbe diventare un luogo ideale per i mega concerti, alla stregua del Circo Massimo di Roma, che calza a pennello per i Concertone immaginato da Cremonese. E “L’Area Ex-Arca, di fronte alla Motorizzazione Civile, dove la trentennale amministrazione di centro-sinistra non è riuscita a ottenere o realizzare il famigerato e tanto decantato Stadio, che giace li inutilizzata e incolta da decenni, con vecchi e illusori cartelloni sfondati. Realizzare un parco di 9 ettari con Auditorium naturale (la collina prospiciente sarebbe un’ottima tribuna per contenere un folto pubblico), con una pista ciclopedonale lungo il fossato che si ricongiunga a quella che ha il suo sbocco nella rotatoria di Villa Fabio, con un palco già presente grazie a quei materiali di risulta che dovevano servire per il drenaggio del Campo Sportivo, idea ormai definitivamente accantonata, potrebbe essere una rapida e parsimoniosa conclusione di questa triste Odissea. La “messa a reddito”, proposta dall’attuale maggioranza, sembra essere solo un’ulteriore promessa da marinaio ai Cittadini Spoltoresi, ormai stanchi”. Conclude con una sua considerazione il Consigliere Pierpaolo Pace: “Sono d’accordo con le proposte del Dr. Della Torre: Spoltore deve diventare un importante punto di riferimento per la cultura e per gli eventi di spessore della nuova Pescara e la visione di un progetto culturale più ampio, di portata regionale, che non potrà fare a meno della sua storia, delle sue caratteristiche e della sua naturale vocazione”.
